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mercoledì 23 febbraio 2011

Monsters, di Gareth Edwards (2010)



Sei anni prima degli avvenimenti narrati nel film, una sonda della NASA di ritorno da una missione spaziale, si schiantava in territorio messicano con il suo carico di forme di vita aliene. Nei giorni successivi all'impatto comparivano in quelle zone nuove forme di vita sotto forma di funghi fosforescenti ;  metà del territorio messicano venne messo in quarantena e considerato zona infetta. Oggi in quelle zone si continua a combattere, con i militari americani e messicani che faticano a contenere "le creature". In questo scenario da apocalisse post-bellica, un giornalista americano (Andrew) deciderà di accompagnare una turista (Samantha), figlia del suo editore, traumatizzata dagli scontri con gli alieni,  oltre il confine con gli USA. Il loro viaggio nella giungla centroamericana riserverà loro tuttavia molte sorprese...

"Monsters", dell' inglese Gareth Edwards, parte male e finisce peggio, potremmo dire, mentre tenta di immergere lo spettatore in un improbabile horror-sci-fi scritto coi piedi e condotto in modo ancora più pedestre. Diciamo subito, per dare la stura alla lista di dolenti note che leggerete qui, che i "mostri" di cui si fregia il film, nel magniloquente titolo di testa, non sono altro che caricature molto puerili di cio' che abbiamo già visto (ma molto meglio rappresentato) altrove. Trattasi infatti di grossi polipi neri attraversati da inutili venature fosforescenti, di cui vediamo un tentacolo fuoriuscire da un lago, al buio, nientemeno che dopo un'ora di film. In verità Edwards ci aveva mostrato un alieno all'inizio della pellicola, ma in modo sbilenco e con inquadrature che scimiottavano "Cloverfield" (2008) in modo quasi bambinesco. Dopo questa iniziale, fugace apparizione, ambientata nella zona di quarantena e di guerra tra il Messico e gli Stati Uniti, Edwards si disinteressa completamente dei mostri del titolo, nonché di noi spettatori, concentrandosi sulle figure del fotoreporter e della figlia del suo editore (due spenti Whitney Able e Scoot McNairy), dispersi nella giungla centroamericana alla ricerca di una via di fuga che li riporti alla loro "home sweet home" statunitense. La sceneggiatura brancola nel buio  come i protagonisti, soprattutto nella parte centrale, tutta imperniata nel noioso, immobile racconto dei due che non riescono a prendere il traghetto per gli Stati Uniti, obbligandoli a dirigersi nella foresta , come in "Jurassic Park" (1993). Possiamo poi stendere il solito pietoso velo di silenzio sui dialoghi tra Andrew e Samantha: dialoghi assolutamente sterili, diluiti fino all'esasperazione, ammiccanti verso sviluppi erotico-sentimentali che non giungono mai a compimento, una specie di ejaculatio ritardata che non interessa proprio nessuno se non il regista e la sua crew. L'unico elemento interessante del lungo e -si fa per dire- avventuroso viaggio dei due sprovveduti e fantozziani protagonisti, risulta essere la scenografia naturalistica che ricostruisce molto bene l'ambiente di una catastrofe naturale appena abbattutasi sui luoghi del film. Infatti ci sembra spesso di assistere a un documentario sugli effetti devastanti dell'uragano Katrina, più che a un film in qualche modo perturbante.  Il film e' in sintesi terribilmente presuntuoso nel suo voler rielaborare il tema del "mostro extraterrestre", senza averne nessuna capacita', ne' narrativa, ne' sul piano del puro intrattenimento, o dell'uso ad hoc dell' effetto speciale (anche fine a se stesso, per carità), che non esiste e non si da' in nessun momento della pellicola: quando si ha un budget risicatissimo come nel caso di Edwards, occorre amministrare la pecunia in modo equilibrato, ma ugualmente efficace, come ha fatto per esempio Toby Wilkins in "Splinter" (2008). Qui siamo invece lontani mille miglia da certi prodotti low budget o anche indie in grado di innovare e stupire proprio per una loro capacita' inventiva svincolata dal vile denaro. "Monsters": grande pasticcio cinematografico che saccheggia ottime idee altrui senza produrre nulla di buono. Da evitare. Regia: Gareth Edwards Sceneggiatura: Gareth Edwards Fotografia: Gareth Edwards Montaggio: Colin Goudie Musica: Jon Hopkins Cast: Whitney Able, Scoot McNairy Nazione: Gran Bretagna Produzione: Vertigo Films Anno: 2010 Durata: 94 min.

13 commenti:

  1. totalmente in disaccordo
    a me è piaciuto molto e mi è sembrato anche piuttosto originale, quasi ai livelli di cloverfield

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  2. Ups... mi sa che siamo in due (con Marco). Questa volta siamo dai due lati opposti della barricata. Premesso che amo i monster-movie, "Monsters" l'ho trovato molto bello e omaggiante piuttosto che "presuntuoso". E poi non capisco quando dici "scopiazzato", quando mai hai visto i mostri cattivi (cattivi?) che si scambiano dolci effusioni? ;-)

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  3. @ Marco, Eddy: mi fa piacere che abbiamo (finalmente) pareri opposti. Il conflitto di interpretazioni è il sale della critica, o in generale del modo di visionare/interpretare un'opera cinematografica. Purtroppo a me questo film non è piaciuto per niente: l'ho trovato noiosissimo. Imparagonabile, poi al mitico "Cloverfield", che mostra il mostro piano piano, facendocelo assaporare lentamente e buttandoci addosso, tra capo e collo, i suoi "mostrini" (nella memorabile sequenza della metropolitana). Qui invece il mostro lo vediamo tutto intero nella prima sequenza. Ma siamo matti? Non si fa così!

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  4. Sul fatto che Cloverfield sia meraviglioso, non ci sono dubbi. Però da una parte abbiamo Edwards-"chi sono io?" e dall'altra abbiamo JJ-"Io sono Lost".
    Rispetto a Marco, io non lo considero ai livelli di Cloverfield però lo trovo una bella prova.
    Io aspetterei di vedere la sua prossima opera.

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  5. Eventuale sintesi della recensione:
    "Rudimenti deliberatamente mal lavorati"?

    Cloverfield è un capolavoro...

    Ciao, Angelo.

    Cris...

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  6. Oh, mi fa piacere che i miei lettori siano in sintonia con me rispetto a "Cloverfield", di cui attendo il sequel, con bramosia. Quasi quasi riposto un'antica recensione che avevo messo anni fa sul vecchio sito, magari riveduta e corretta...Quanto a "Monsters", non capisco perchè non l'abbiate trovato proprio (come dire?) noioso. Soprattutto nella parte centrale dove Andrew e Samantha vagabondano come due adolescenti in vacanza in Irlanda, come se la paura di essere divorati dai mostri tentacolari non li sfiorasse nemmeno mai un secondo. In "Cloverfield" la paura si faceva sentire, vibrava di sequenza in sequenza. Qui, invece, un vero tedio amorfo (on my opinion).

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  7. Forse perché, secondo me eh!?, il regista\sceneggiatore non aveva proprio lo scopo di "spaventare" ma quello di mostrare una falso monster-movie dove i veri mostri sono da qualche altra parte. Pensa solo dove viene ambientato, mica nel centro di Manhattan??? Ma nel centro di un paese già distrutto dove a nessuno frega di intervenire.

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  8. Mi rivolgo all' intera "Family" e domando:

    Come può una pellicola horror cedere alle lusinghe della noia?
    Nel pieno rispetto dei vostri gusti, naturalmente.
    Aldilà della trama, eh...
    Credo che il punto focale e pertinente della recensione risieda proprio nel sottolineare lo scimmiottamento bambinesco.
    Un film anonimo, senza identità, da sbadigli...
    Tedioso, insomma.
    Ps: "Ho visto il film, giusto precisare".

    Buona serata a tutti, Cristian...

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  9. Convengo con Cristian, anche perché penso che questo film vada contro le piu' elementari regole del cinema perturbante, sebbene declinato nella versione science- fiction. L'idea, per esempio, di mostrare l'alieno all'inzio, fa decadere da subito una tensione, che questo genere di film usualmente tende a costruire nel suo percorso. Inoltre non sono presenti significativi colpi di scena, o momenti di tensione davvero significativi. E' un film che ne' turba ne' perturba.

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  10. Angelo:

    Da tempo volevo porti questa domanda: "Che pensi del Programma Neuro Linguistico"?
    Premetto, non ne ho letto i testi.

    Cris...

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  11. @ Cristian: la "Programmazione Neuro Linguistica", intendi dire. Non ne sento parlare molto bene :/

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  12. Scusami, visto che l'avevi nominato e non l'avevo mai visto, mi sono procurato "Splinter". Accidenti che bel film... mi sono divertito un sacco. Però, a parte il budget minuscolo, non ha molto in comune con "Monsters". Comunque grazie per la dritta.

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  13. @ Eddy: infatti "Splinter" non ha molto in comune con "Monsters", proprio nel senso che pur nascendo da un budget ridotto, lo sa usare ottimamente, tutto l'opposto di "Monsters".

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